SCEGLIERE UN FILM

Transformers – Il risveglio


TITOLO ORIGINALE: Transformers: Rise of the Beasts
REGISTA: Steven Caple Jr.
SCENEGGIATORE: Joby Harold e Darnell Metayer
PAESE: USA
ANNO: 2023
DURATA: 127'
ATTORI: Anthony Ramos, Dominique Fishback, Lauren Vélez e Michael Kelly
SCENE SENSIBILI: violenza nei limiti del genere
1 vote, average: 3,00 out of 51 vote, average: 3,00 out of 51 vote, average: 3,00 out of 51 vote, average: 3,00 out of 51 vote, average: 3,00 out of 5

Millenni fa, il divoratore di mondi Unicron attaccò Maximals, un pianeta di Transformers di fattezze animali. Suo araldo era Scourge, mandato lì con l’obiettivo di ottenere la Chiave di Transcurvatura, uno strumento in grado di aprire portali spaziali e che avrebbe permesso a Unicron di raggiungere qualunque mondo. Sotto il comando di Optimus Primal, i Maximals fuggirono con la chiave sulla Terra, nascondendola lontana dalle grinfie di Unicron.
1994, Brooklyn, Noah Diaz è un giovane ex militare, esperto di elettronica. Fatica a trovare lavoro e deve pagare le bollette mediche per le cure del piccolo fratellino Kris. Ridotto alla disperazione, Noah è pronto a rubare un’auto da corsa; è così che incidentalmente incontra Mirage, e gli altri Autobots, esuli sulla Terra. Guidati da Optimus Prime, gli Autobots intendono recuperare la Chiave, che una stagista museale, Elena Wallace, ha appena involontariamente attivato. È l’unico modo per loro di tornare a casa. Ma Scourge e i suoi scagnozzi sono anch’essi alla ricerca dell’artefatto…

Un film noioso

Non ci sono esplosioni o combattimenti che possono salvare un film dalla noia quando la struttura è difettosa, e i difetti nell’ultimo titolo di Transformers sono tanti. Cercando di andare alla radice della questione, i problemi sono prevalentemente tre: 1) un protagonista debole; 2) una posta in gioco forzata; 3) buchi di continuità con la saga.
In merito al protagonista, il problema più grande è l’assoluta arbitrarietà con cui è inserito nel racconto, rendendo difficile affezionarci al personaggio. Noah non è utile alla storia, anche meno di Elena, che almeno ha l’expertise archeologica per aiutare gli Autobots nella loro ricerca.
La posta in gioco è anche più assurda, dal momento che la soluzione finale poteva essere ottenuta in qualunque momento dal primo ritrovamento della Chiave fino alla conclusione. Il film è forzato nel suo sviluppo, cercando di incollare in maniera artificiosa pezzi di racconto slegati emotivamente tra loro.
Infine il senso di continuità: coerente (per sommi capi) con l’ultimo titolo Bumblebee del 2018, questi due film sono tuttavia ambientati prima degli eventi narrati in Transformers, il primo capitolo andato in sala nel 2007, e i buchi narrativi sono tanti, e le spiegazioni poche. Sembra che gli autori diano per scontato che il pubblico già “sappia”, o che quantomeno non gli interessi di sapere.

Una saga al tracollo

Se le botte da orbi tra robot giganti sono la ragione per cui siete venuti qui, allora Transfomers – Il risveglio può ancora essere il film per voi. Le scene di azione sono dinamiche e accattivanti, specie con l’arrivo (piuttosto avanti nella pellicola) dei nuovi protagonisti Maximals.
Rimane evidente però che la saga è al tracollo; il primo Transformers al confronto era un capolavoro, sia nella scrittura che nella regia. E anche il box office lo dichiara: con 400-500milioni di incassi, gli ultimi tre titoli hanno portato la saga lontana dalla sua auge, quando i film con gli Autobots guadagnavano fino al miliardo e passa di dollari. È soprattutto il mercato estero che sembra essere in continuo calo, ormai disamorato dai personaggi e dalle loro avventure.
Va notato il tentativo dei produttori di rilanciare il film e la saga con un paio di “sorprese” nel terzo atto del film e nei titoli di coda. Forse sufficienti a rilanciare, ancora una volta, la serie. Siamo scettici che questa sia la risposta risolutiva; ma mettiamo da parte le diffidenze e auguriamo loro il meglio.

Alberto Bordin

Tag: , , ,