The Amazing Spider-Man 2 – Il potere di Electro

Peter Parker continua a vestire i panni dell’uomo ragno cercando di conciliare la sua battaglia al crimine con le problematiche comuni di un ragazzo della sua età: la laurea, una zia di cui prendersi cura e una fidanzata, Gwen, da proteggere. Ancora sotto shock per la morte del capitano George Stacy (avvenuta nel primo film), decide di lasciare Gwen. Nel frattempo Harry Osborn è tornato a Manhattan e ha ereditato l’intero impero Oscorp; purtroppo però è in fin di vita a causa di una malattia ereditaria che non lascia speranze. L’unica possibilità sembra essere il sangue di Spiderman, ma Peter rifiuta, conoscendone gli orribili effetti collaterali. Come se non bastasse un nuovo terribile nemico minaccia la città: Electro…

Spider-Man non delude mai

La saga di Spiderman continua e pur non essendo “amazing”, continua a intrattenere e lo fa bene, nel rispetto di personaggi e storia. Il pregio di questa pellicola è la rara capacità di sapere equilibrare i numerosi momenti d’azione con la calma e il silenzio di scene più personali e intime. 

The Amazing Spider-Man 2 non ha paura di fermarsi e riflettere sulla persona Peter Parker e sui sacrifici, incertezze ed errori. Perché non è facile avere vent’anni e sentire addosso il peso del mondo – questa sembra essere la tagline (la frase tematica centrale) di questa intera saga Marvel, che il protagonista sia Tobey Maguire o Andrew Garfield poco importa. “Da un grande potere derivano grandi responsabilità” recitava proprio lo Spiderman di Maguire nel 2002. 

Forse un po’ troppa carne al fuoco…

E’ l’utopico pensiero che è possibile avere tutto (in questo caso Gwen e Spiderman), che getta le basi per il dramma finale: la morte della ragazza. Ma questo Spiderman è di più di una storia d’amore. E’ la riappacificazione di un figlio con i genitori che non ha mai conosciuto e che hanno sacrificato il proprio ruolo e la vita per proteggerlo. E’ la consapevolezza che nonostante tutto non si è soli, perché la zia-Sally Field non abbandonerà mai il nipote.

The Amazing Spider-man 2 è tante cose, probabilmente troppe. Di riflesso è invece poco sviluppato l’intero arco narrativo tra Peter e Harry. Difficile credere in un’amicizia che non vediamo nascere e/o evolvere; ancora più complicato è provare emozioni verso il tradimento finale di Harry. Dopotutto, non abbiamo mai avuto modo di conoscerlo.

Insomma Spiderman diverte, appassiona e fa riflettere nei limiti del genere, ma una domanda rimane: era davvero necessario avere tutte queste linee narrative in un solo film?

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