Nonostante le grandiose avventure degli ultimi tempi, Taddeo viene ancora bistrattato dai suoi colleghi archeologi che lo considerano un inetto combinaguai. Tutto cambia quando viene portato alla luce un gigantesco sarcofago egizio: Taddeo è l’unico in grado di aprirlo e capace di salvare i suoi amici dall’antica maledizione che li ha colpiti.
La tavola di smeraldo è il terzo episodio dedicato all’esploratore più impacciato che ci sia. Dopo aver scoperto la mummia guardiana del tesoro Inca e la collana del re Mida, Taddeo si trova ora con la sua fidanzata Sara nel bel mezzo di uno scavo in Messico. Qui il goffo esploratore scopre per caso un gigantesco sarcofago egizio. Nessuno dei suoi colleghi crede all’assurda rivelazione tanto che viene costretto a lasciare il sito per la sua inesperienza. Eppure, poco dopo, il sarcofago viene effettivamente trovato e portato a Chicago. Taddeo si intrufola così nel museo insieme al coinquilino acquisito Mummia, oggi aspirante influencer, e agli inseparabili Jeff e Benzoni. Il sarcofago viene aperto, ma una maledizione colpisce i suoi amici. Taddeo deve trovare la tavola di Smeraldo per riuscire a salvarli. Un’avventura che lo porterà da Parigi fino al Cairo alla scoperta di ciò che conta davvero.
Nonostante una grafica che non si distingue per originalità del disegno né dell’animazione, questo film funziona grazie a una trama ben costruita e ricca di colpi di scena. Taddeo, le cui avventure strizzano l’occhio a Indiana Jones, è un archeologo non ufficiale che, nonostante le mille avventure, non ha una laurea e per questo viene disprezzato dai suoi colleghi illustri accademici. Pur di farsi accettare, Taddeo sembra disposto a mettere da parte le amicizie che lo hanno sostenuto e accompagnato fin dall’inizio, per poi scoprire che ciò che lo contraddistingue sono proprio i suoi compagni di sempre. Ed è questo che rende questo terzo capitolo speciale.
A differenza dei primi due film, infatti, gli autori sembrano aver capito che Taddeo non è sufficiente a portare avanti l’intero arco narrativo: ridistribuiscono quindi le parti e danno peso a ciascuno dei personaggi in gioco. Grazie a Mummia, alla sua comicità e immediata simpatia, il peso del film si ridistribuisce equamente trasformando quella che era una serie con un unico eroe schiacciato dagli avvenimenti, in un buddy movie con due amici come protagonisti.
Grazie a un ricco apparato di personaggi secondari, tra cui spicca Rah-amon-a, mummia di un’antica regina egizia dimenticata, che conquista subito il pubblico con il suo cipiglio capace di far ricordare il suo nome anche fuori dalla sala, questo film affronta tematiche attuali permettendo ai bambini di ripassare anche po’ di storia. Riconoscimento professionale, amicizia, l’utilizzo dei social sono solo alcuni dei temi che vengono esposti nel film senza mai scadere nel banale o nel didascalico. Non mancano piccole chicche per gli adulti, come le bellissime scene che vedono protagonista il tour de France e che si ripetono nei punti chiave, consentendo anche ai più grandi di gustare questo film. Un lungometraggio d’animazione poco conosciuto e poco promosso in Italia (ma ha avuto molto successo in Spagna e anche in Francia) che merita di essere visto per una serata in cui sia grandi che piccini potranno divertirsi fino all’ultimo minuto.
Chiara Comotti
Tag: 4 stelle, Animazione, Avventura