Un idraulico di nome Mario, nel tentativo di salvare Brooklyn da un allagamento, viene catapultato in un mondo magico. Qui dovrà attraversare il Regno dei Funghi e allearsi con la principessa Peach per ritrovare il fratello Luigi, caduto nelle mani della spietata tartaruga sputafuoco Bowser.
A 30 anni di distanza dal primo adattamento live-action (flop) di Super Mario, la Nintendo ci riprova, questa volta con una partnership con una casa di produzione che in questi anni sta sfornando film d’animazione di successo, la Illumination, madre degli amatissimi Minions. Per il loro debutto insieme al cinema, Illumination e Nintendo puntano su un marchio trasversale e di fama globale, capace di richiamare nelle sale la generazione X, gli appassionati giocatori degli anni ‘80, che con Super Mario Bros ci sono cresciuti, i Millennials, che hanno sperimentato le versioni più evolute della saga di videogame, e la generazione Z, figlia della prima stirpe di giocatori, tutti riuniti nella stessa sala per celebrare la star delle consolle. La trasversalità è evidente: Super Mario Bros. – Il film chiude il primo weekend con 377 milioni di dollari incassati globalmente, di cui 204 milioni negli USA, diventando la più grande apertura di sempre per un film d’animazione e per un film ispirato ai videogiochi. In Italia il botteghino ha chiuso il weekend pasquale sfiorando i 7 milioni di euro. Le diverse generazioni riempiono le sale per apprezzare elementi diversi dello stesso film che parla ai più piccoli con una storia semplice e lineare e ai più grandi con citazioni più o meno nascoste, cameo, colonne sonore e riprese orizzontali dell’amato videogioco. C’è tutto quello che serve per richiamare il pubblico appassionato. Il film è per loro: per i giocatori, per chi con Mario ci è cresciuto e vuole crogiolarsi nella nostalgia dell’infanzia e per i bambini. Non mancano le citazioni di altri film cult, dai supereroi Marvel alle principesse Disney, si pensi all’abito di Peach che da rosa diventa azzurro come quello della Bella Addormentata, citazioni con cui i Millennials vanno a nozze.
Il film è l’adattamento di un videogioco che, fin dalle sue origini, è stato costruito seguendo gli step del Viaggio dell’Eroe e gli archetipi di Propp. Se dunque la trama delle vicende c’era tutta, mancava però tutto il resto: chi è Mario davvero oltre ad essere l’uomo comune – un idraulico italo americano – che diventa eroe? Ha una famiglia? Ha un sogno, un desiderio da realizzare? La risposta a tutte queste domande viene seminata nei primi minuti del film: Mario e suo fratello Luigi (che viene dimenticato per quasi la totalità del secondo atto) sono idraulici, con il sogno di salvare Brooklyn da perdite d’acqua e tubi malfunzionanti, che dopo tante fatiche sono finalmente riusciti a mettersi in proprio. La loro vicenda reale finisce non appena si entra nel mondo magico e il problema delle tubature di Brooklyn, da cui si era partiti, non viene risolto, nemmeno alla fine del film. Così facendo, la storia del mondo reale rimane svincolata da quella fantastica senza che le vicende nei regni del videogioco abbiano un riscontro nella realtà costruita nel primo atto.
I personaggi del videogame ci sono quasi tutti e sono ben riconoscibili: dai toads ai kart, dai Kong ai Koopa. Ognuno di loro è ora fornito di backstories: la principessa Peach è un’umana arrivata nel Regno dei Funghi come una piccola Mowgli; Browser, malvagio con doti da cantautore, compie azioni cattive spinto dal desiderio di sposare la principessa
Tra tutti è Peach il personaggio che colpisce di più: se nei videogiochi, per decenni, ha avuto il ruolo della damoiselle in distress che deve essere salvata, oggi nel film diventa un’eroina-sovrana forte e coraggiosa che, in realtà, non avrebbe nemmeno bisogno di Mario per risolvere la situazione. Viene anche introdotto un nuovo personaggio, una stella luminescente, simile a un fuoco fatuo, che lascia al pubblico perle di pessimismo nichilista e che rompe la quarta parete a fine pellicola mettendo in discomfort gli spettatori.
In conclusione, Super Mario Bros. – Il film è un titolo e un richiamo che ha funzionato, adatto ai più piccoli e agli appassionati di Nintendo che vogliono divertirsi a trovare citazioni dei loro videogiochi preferiti.
Chiara Comotti
Tag: 4 stelle, Animazione, Avventura, videogiochi