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Shazam! Furia degli dei


TITOLO ORIGINALE: Shazam! Fury of the Gods
REGISTA: David F. Sandberg
SCENEGGIATORE: Henry Gaiden e Chris Morgan
PAESE: USA
ANNO: 2023
DURATA: 130'
ATTORI: Zachary Levi, Lucy Liu, Helen Mirren e Rachel Zegler
SCENE SENSIBILI: violenza nei limiti del genere
1 vote, average: 2,00 out of 51 vote, average: 2,00 out of 51 vote, average: 2,00 out of 51 vote, average: 2,00 out of 51 vote, average: 2,00 out of 5

Billy Batson fa di tutto per tenere unita la sua famiglia, ora che finalmente ne ha una. Ma oltre alla scuola e alle crisi della crescita, la “Fam-Zam” composta dai giovani supereroi deve occuparsi anche di proteggere la loro città, Philadelphia. Ma Billy e i suoi fratelli dovranno affrontare una minaccia mondiale quando le figlie di Atlante rubano i resti del Bastone Magico, costringendo una vecchia conoscenza a ripararlo…

Suonala ancora, Shaz…

Il tredicesimo film del Dc Extended Universe si appoggia al successo di botteghino del primo Shazam!, senza tuttavia raggiungerlo. Il film precedente narrava la genesi del supereroe creato da Charles Beck e Bill Parker, che negli anni’40 competeva nelle edicole nientemeno con Superman, per poi ritrovarselo accanto tra gli scaffali DC quando la Fawcett Comics vi confluì negli anni ’70. L’originalità di Shazam!, diretto sempre da Sandberg nel 2019, risiedeva nell’idea di far condividere sin da subito al giovane Billy il suo potere magico con i suoi fratelli, trasformando anche loro all’urlo di “Shazam!” in supereroi adulti con i poteri di Salomone, Hercules, Atlante, Zeus, Achille e Mercurio. Nei fumetti accade solo a partire dal numero 18, con la nascita di Miss Marvel (da non confondere con quella della Marvel Comics…).
Stesso potere, tanti eroi: in questo modo Shazam! ha potuto diffondere il tema dell’inclusione, rappresentando la diversità attraverso la famiglia di giovani Campioni. Tema ripreso anche in questo secondo capitolo, sebbene stavolta non in modo altrettanto funzionale. Non tutta la “Fam-Zam” – termine con cui Billy chiama la sua famiglia adottiva – ha un ruolo definito nel film. In questo caso si può proprio dire che gli autori abbiano fatto… figli e figliastri: a parte Billy e il suo migliore amico Freddy, gli altri Campioni sono poco più che comprimari. Le uniche linee a loro affidate si risolvono mestamente in pochi secondi di product placement e di coming out, dando un colpo al cerchio e uno alla botte alle istanze del marketing e del movimento LGBTQ+, ma senza approfondirle.
Per il resto, il secondo capitolo di Shazam! poco si discosta dal primo e niente promette per il futuro: anche le post-credit scenes risultano confuse e per nulla tensive, strappando al massimo un sorriso.

La morte del dramma

Politically correct, citazioni, effetti speciali, battute: Shazam! Furia degli dei non prova nemmeno a giocare con il genere, o meglio con la sua storpiatura purtroppo imperante in molti degli ultimi cinecomics, che dal successo di Guardiani della Galassia (James Gunn, 2014) e Deadpool (Tim Miller, 2016) riempie questi film dai budget colossali di freddure e momenti di distensione in trame che di teso hanno sì e no quindici minuti. Ma Peter Quill, il capo dei Guardiani, sebbene abbia sempre la battuta pronta vede morire la madre il giorno in cui viene rapito dalla Terra, mentre Deadpool sarà pure “il mercenario chiacchierone”, ma uccide, viene torturato, anche lui perde i propri cari: in breve, sono entrambi personaggi drammatici, come ogni supereroe deve essere.
Le difficoltà incontrate da Billy e i suoi fratelli in Shazam! Furia degli dei sono invece i problemi dei ragazzi di tutti i giorni, come il bullismo, i primi amori e la difficoltà nell’interagire con i coetanei. Temi condivisi e di sicuro interesse, ma se il bullizzatissimo Peter Parker non avesse causato con la sua arroganza la morte di suo zio, non sarebbe mai diventato l’Uomo Ragno. Se la posta in palio non richiede un vero sacrificio, di eroico rimane solo l’intenzione, e non l’essenza del personaggio: insomma, non basta urlare “Shazam!” per diventare un eroe.

Claudio F. Benedetti

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