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Ricomincio da me


TITOLO ORIGINALE: Second Act
REGISTA: Peter Segal
SCENEGGIATORE: Justin Zackham, Elaine Goldsmith-Thomas
PAESE: Usa
ANNO: 2018
DURATA: 103'
ATTORI: Jennifer Lopez, Vanessa Hudgens, Milo Ventimiglia
SCENE SENSIBILI: nessuna
1 vote, average: 2,00 out of 51 vote, average: 2,00 out of 51 vote, average: 2,00 out of 51 vote, average: 2,00 out of 51 vote, average: 2,00 out of 5

Maya Vargas sta per compiere 40 anni e, dopo averne passati quindici a lavorare senza sosta all’interno di un supermarket, sogna di ottenere la meritata promozione a direttrice del punto vendita. Le sue speranze, però, vengono disattese: la mancanza di una laurea la penalizza rispetto a un collega meno preparato ma dal curriculum apparentemente più performante. Mentre cerca di riprendersi dalla delusione col supporto del compagno Trey e dell’amica Joan, Maya riceve una telefonata inaspettata che la invita a sostenere un colloquio in una multinazionale. Scopre così che il suo figlioccio le ha costruito una falsa identità – con tanto di laurea ad Harvard e volontariato nei Corpi di Pace – per avere più chance di fare carriera. Una bugia le apre le porte del lavoro dei sogni, ma Maya dovrà affrontare colleghi agguerriti e Zoe, la figlia del CEO dell’azienda, che non sembra particolarmente entusiasta della sua assunzione come consulente…

Una commedia che non fa ridere il pubblico

Con Ricomincio da me Jennifer Lopez torna alle origini e indossa nuovamente i panni dell’eroina della commedia rosa. Questa volta, però, la star mondiale sceglie di raccontare, al posto della storia d’amore fine a se stessa, quella di una rivincita tutta al femminile. L’idea è simile a quella di Un amore a 5 stelle (2002): una donna che è stata limitata dalle circostanze della vita ha un’occasione per “vivere la favola” e cambiare il proprio destino. Quando uno spettatore sceglie di guardare un film di genere ha delle aspettative ben precise riguardo alla storia e ai personaggi presentati sullo schermo. Alle commedie romantiche non è richiesta, dunque, una particolare originalità nella trama; al contrario, uscire dai canoni – in questo caso – è spesso una scelta rischiosa… e che non paga. Ricomincio da me ne è un esempio eclatante.

Un film che non è né carne né pesce

Presentato come commedia, il film in realtà oscilla continuamente tra la necessità di restare dentro la cornice prefissata dal genere e una spinta intermittente a raccontare il dramma dietro alcune scelte fatte dalla protagonista. Il risultato è un evidente problema di tono: da una parte, le (pochissime) scene romantiche e da commedia pura sono depotenziate; dall’altra, quelle che vorrebbero volgere un po’ di più verso il drama non riescono a dare vero spessore al percorso della protagonista.
Lo spettatore segue le vicende di Maya con inevitabile distacco, anche perché l’elemento narrativo che più avrebbe potuto favorire un coinvolgimento – e cioè una storia d’amore ben raccontata – è quasi completamente assente. Il personaggio di Trey appare e scompare durante il film, rendendo totalmente evanescente il tentativo di dare alla vita della donna in carriera un corredo sentimentale. Uno spreco, considerando anche che a interpretare il personaggio è un attore di talento come Milo Ventimiglia.
In sostanza, si potrebbe anche sorvolare su una sceneggiatura con poche idee e piuttosto confuse, ma Ricomincio da me incappa nel peccato più grande che una commedia possa commettere: quello di non far ridere il pubblico.

Scegliere un film 2019

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