Me contro Te – Il film: Operazione spie

L’alleanza dei malvagi convince il mondo che Luì e Sofì sono criminali; ai Me contro Te non resta che andare nel passato per riportare l’armonia sulla Terra.

La fine di una saga di successo

A dieci anni di distanza dal primo video su YouTube dei Me Contro Te, Luì e Sofì tornano in sala con il sesto lungometraggio di una delle primissime saghe di successo per bambini del cinema italiano. I numeri dichiarano una certa stanchezza del franchise: il debutto sul grande schermo del duo più amato dai piccoli spettatori del Bel Paese, La vendetta del Signor S, nel 2020 aveva ottenuto 5 milioni e mezzo di euro nel weekend di apertura, quest’anno Operazione Spie si ferma a poco più di un milione di euro, non riuscendo a risollevare le sorti di un periodo di crisi per le sale italiane. Ai Me Contro Te va il merito di aver riportato al cinema le famiglie durante e dopo la pandemia, grazie a una narrazione semplice e veloce, capace di parlare al suo pubblico. Operazione Spie prende spunto da immaginari narrativi di film e serie di successo con una maggiore maturazione e consapevolezza cinematografica rispetto ai capitoli precedenti. Il format è sempre lo stesso: una storia lineare e sintetica, musiche e balletti conditi con una messa in scena estremamente semplice, colori sgargianti e effetti speciali posticci. Allora perché questo scarso risultato al botteghino se gli ingredienti non sono cambiati? Sicuramente il periodo non roseo per le sale ha contribuito, così come il setting non più fantasy ma reale, cha abbandona giungle magiche e castelli infestati per i corridoi delle scuole e le strade della città; quello che è certo è che il pubblico che ha visto nascere i due Youtubers è cresciuto. Oggi le nuove generazioni cambiano gusti e interessi velocemente, i prodotti audiovisivi, e non solo, devono adattarsi di conseguenza e reinventarsi per rispondere agli occhi esigenti del nuovo pubblico bambino.

Tematiche per crescere

Questa volta la macchina produttiva che sta dietro Luì e Sofì porta sullo schermo la back story del più cattivo dei cattivi, il Signor S, rendendolo umano e più vicino al pubblico. Lo vediamo sui banchi di scuola degli anni ‘90, tra relazioni con gli altri e gare di ballo. Nell’adolescenza dell’acerrimo nemico dei Me Contro Te si cela l’ombra del bullismo: Missione spie mostra ai più piccoli che la cattiveria porta altra cattiveria e che forse l’unico modo per salvare la Terra è diventare amici dei propri nemici, cambiando le righe di una storia già scritta, ma con quale risultato? Il sesto capitolo della saga del Signor S mischia il teen drama americano, ai film gialli, ai disaster movie. Racconta ai più piccoli di fake news e come è facile diventarne vittima. C’è un po’ di Ritorno al futuro, della Pantera Rosa, di High School Musical e anche degli Avenger.
La nuova pellicola dei Me contro Te funziona forse più delle sue precedenti sorelle grazie a una macchina narrativa molto rodata, un film per intrattenere i bambini più piccoli tra i più piccoli per sessanta minuti.

Chiara Comotti