Linda e il pollo

Quando Poulette si rende conto di aver accusato ingiustamente la figlia Linda di aver scambiato un prezioso anello per un berretto è disposta a tutto per farsi perdonare, anche mettersi ai fornelli e cucinarle il pollo con i peperoni.

Un successo d’animazione francese

Linda e il pollo debutta nelle sale italiane un anno dopo la sua presentazione al Torino Film Festival nel 2023 e aver ottenuto numerosi riconoscimenti, tra cui il premio César come Miglior film d’animazione, il Cristallo d’argento al Festival d’Annecy del 2023 ed aver ricevuto una candidatura agli European Film Awards 2024. Il successo della critica è presto spiegato: le sceneggiatrici e registe portano sul grande schermo un prodotto che combina una storia profonda e universale a uno stile d’animazione innovativo che strizza l’occhio agli albi illustrati. Guardando Linda e il pollo sembra infatti di entrare all’interno di un libro per bambini con colori accesi e forme quasi abbozzate; la storia ci porta a seguire le avventure di Linda, una bambina che ha perso il papà e che vuole ritrovarlo nell’ultimo piatto che hanno mangiato insieme quando lei era ancora nel seggiolone: il pollo con i peperoni.
Peccato che è giorno di scioperi nella cittadina e piccoli negozi e supermercati hanno messo le transenne. La madre però non demorde ed è pronta a tutto per soddisfare il desiderio e il bisogno della figlia, anche rubare una gallina da un pollaio e lanciarsi in una rocambolesca avventura che la porterà persino a ritrovarsi in manette.

Il pollo con i peperoni

Il pollo con i peperoni, che ritorna ciclicamente nella storia, anche in italiano, nella versione originale francese, perché il padre di Linda è natio del Bel Paese, è metafora del bisogno di Linda di ritrovare l’affetto familiare perduto. La magia del racconto sta nella risonanza che ha il desiderio di questa bambina. La storia parte nelle mura domestiche, si espande alle amicizie infantili che infornano i peperoni rossi della ricetta per poi dimenticarsene, ai bambini del vicinato che osservano e bisbigliano dalle finestre, agli adulti più disparati che Paulette, Linda e la zia incontrano nel loro rocambolesco percorso. Poliziotti in divisa, macellai e nuovi e vecchi amici si ritrovano alla fine a mangiare il famoso pollo con i peperoni con tutti gli abitanti del quartiere in un arcobaleno di colori. Come i pani e i pesci della parabola, così anche il piatto preferito di Linda sembra moltiplicarsi e bastare per tutti. La caccia al pollo diventa occasione per madre e figlia di riconnettersi e riscoprirsi famiglia; mentre il sacrificio dell’animale permette di versare la lacrima trattenuta troppo a lungo, superare il lutto e trovare conforto e felicità in tutte le persone che le circondano, perché l’essere umano riscopre se stesso nelle relazioni con gli altri. Una storia universale per tutta la famiglia, forse più adatta ai grandi che ai più piccoli per lo stile raffinato del disegno e i messaggi che trasmette.

Chiara Comotti