Come nei precedenti episodi, tutto trae origine da Scrat, per l’ennesima volta alla disperata caccia della propria amata ghianda e accidentalmente catapultato nello spazio dopo aver scongelato un’antica navicella spaziale. Qui, come al suo solito, darà origine a una serie di eventi cosmici che trasformeranno e minacceranno il mondo dell’Era Glaciale, tanto da dar vita al sistema solare e formare il gigantesco meteorite che potrebbe distruggere il Pianeta Terra. Per salvarsi dall’impatto mortale Sid, Manny, Diego e il resto del gruppo dovranno abbandonare la loro casa e intraprendere l’immancabile avventura, viaggiando attraverso nuove terre e incontrando nuovi personaggi.
Ha davvero poco da aggiungere questo quinto capitolo della fortunata serie made by 20th Century Fox. Il meglio infatti lo abbiamo visto nei primi tre episodi, dove abbiamo avuto modo di conoscere Sid e Manny, ma soprattutto il mitico Scrat, lo scoiattolo che nel tentativo di acchiappare la propria amata ghianda scatena di volta in volta un cataclisma diverso che sconvolge il nostro pianeta, causandone la glaciazione. Il canovaccio, se nei primi tre episodi ripropone originali variazioni sul tema, al quinto tentativo ha evidentemente esaurito la vena creativa, riducendo ai minimi termini non solo le possibilità di intreccio, ma anche le gag umoristiche. Insomma, la storia si srotola stancamente per più di un’ora e mezzo, ma quel che è peggio è che non fa mai ridere.
I protagonisti stessi sono quasi irriconoscibili, e nel tentativo di creare qualche siparietto comico si prestano a scimmiottare il mondo degli esseri umani adulti. Emblematici in questo senso sono i dialoghi tra Manny, il futuro genero e la figlia, che ripropongono da un lato l’universo un po’ottuso dei padri gelosi e un po’ cinici, dall’altro quello incerto e trasognato delle giovani coppie prossime al matrimonio. Il tutto mischiato a una serie di situazione improbabili e fortemente illogiche dato il contesto: alle prese con il tentativo di una fuga disperata, i nostri disquisiscono di preparativi di cerimonie, barcamenandosi tra piccoli litigi e piccole rappacificazioni.
Di conseguenza, se all’origine grandi e piccoli potevano trovare divertente, fresca e vivace la saga, giunti al quinto episodio gli autori dovranno accontentarsi di tenere svegli, complici i colori sgargianti, l’animazione e la mimica brillante dei personaggi, solo gli Under Six, che non baderanno troppo alle svolte repentine e senza senso cui la storia va incontro. Tutti gli altri, complici la stanchezza di fine giornata e un comodo divano, lasceranno che la collisione estrema avvenga tra il proprio capo e il cuscino.
Miriam Farabegoli
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