Anni ’70. La famiglia Bottacin composta da Primo, Anna e il quattordicenne Tiberio, di umili origini campagnole, si ritrova nella grande avventura della vita di città quando il padre Primo vince il concorso da postino a Treviso. Investiti da novità come la tv a colori, il cinema a portata di mano e le nuove mode, i semplici Bottacin dovranno scontrarsi anche con gli aspetti più sconvolgenti e ostici della nuova realtà: le malelingue della gente, l’ambiente ostile di una nuova scuola e la presenza di travestiti. Infine, quando proprio davanti casa loro aprirà i battenti un inedito cinema porno, la vita di Tiberio non sarà più la stessa…
Nuovo affresco dell’italiana quotidianità di Luca Lucini (Tre metri sopra il cielo, Come diventare grandi nonostante i genitori), Le mie ragazze di carta è una commedia che ricalca senza grandi pretese un tema classico e senza tempo: il confronto tra campagna e città.
Tuttavia, usando come perno la consapevolezza e sviluppo della sessualità, Lucini riesce in maniera non scontata ad intessere una storia sull’innocenza e bontà di cuore. Tiberio, introdotto al mondo del cinema erotico dal suo cinico coetaneo Giacomo, si innamora perdutamente della pornodiva Milly. Cieco ad ogni aspetto carnale, Tiberio spende ogni momento libero alla ricerca delle foto della sua amata (da qui il titolo del film) e le dedica poesie di devozione degne dei patimenti di Dante per Beatrice.
Anche il mondo del padre Primo verrà stravolto, grazie all’incontro durante una delle sue consegne con il travestito Claudio. Dapprima scosso da questo incontro, Primo sarà l’unico a riconoscere la sua umanità. Accettandolo senza pregiudizi nel più puro spirito della semplicità campagnola, il postino si fa suo confidente e ne condivide la quotidianità, allungando i suoi turni per farsi insegnare il gioco degli scacchi.
Unica pecca del film è il mancato approfondimento dei personaggi femminili – escludendo Claudio – che vengono ridotti a poco più di maschere stereotipate.
In un panorama cinematografico popolato da grandi blockbuster e film di supereroi, Le mie ragazze di carta rappresenta un piccolo gioiello che non ha bisogno di effetti speciali o trame cervellotiche per colpire il pubblico. Non abbandonandosi al cinismo i protagonisti del film suscitano affetto ed empatia per la semplicità nell’esprimere i propri sentimenti: una capacità di cui gli abitanti della città, ovvero noi contemporanei, ammettiamo di sentire la mancanza.
Mariapaola Della Chiara
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