In una New Orleans dall’atmosfera folkloristica il brillante scienziato Ben, caduto in depressione dopo la perdita della moglie, guida un tour di fantasmi nel disilluso tentativo di rivedere la sua amata. Un giorno, attirato da un compenso facile, Ben rimane intrappolato in una magione infestata ed è obbligato a far squadra con una dottoressa, un bambino, una sensitiva, un prete e un professore per riuscire a liberarsi dai demoni capeggiati dal loro leader Crump. Nello scontro con il malvagio spirito che domina la casa, Ben e i suoi amici saranno costretti ad affrontare i loro demoni interiori per sconfiggere quelli che li circondano.
Un simpatico crossover tra La principessa e il ranocchio e Jumanji, La casa dei fantasmi si presenta al pubblico come una commedia adatta a tutta la famiglia, nello spirito migliore dei piccoli brividi hollywoodiani.
Ambientato nella pittoresca New Orleans, nota per i suoi cortei funebri jazz più simili a feste che a processioni luttuose, fin dai primi minuti del film si respira un’atmosfera magica e mistica. La trama in sé rimane piuttosto semplice e prosegue senza colpi di scena o imprevedibili sviluppi, con un happy ending che ben si adatta ai prodotti targati Disney.
La vera forza magnetica della pellicola è però il suo cast stellare, che attira a sé un pubblico di tutte le età e gusti. I ruoli caricaturalmente comici di Owen Wilson e Danny DeVito, insieme alla presenza di una mistica Jamie Lee Curtis, riescono facilmente a richiamare i fan delle commedie vecchio stile come Zoolander, Mamma ho perso l’aereo o Una poltrona per due, mentre il ruolo da protagonisti affidati a Lakeith Stenfield e Rosario Dawnson si richiamano a un’audience più giovanile. Tuttavia, come spesso accade, le esigenze di un ricco cast corale rendono difficile agli attori rendere propri i loro personaggi al disopra di una caricaturale macchietta.
La casa dei fantasmi è un piacevole film per tutta la famiglia, senza troppe pretese narrative e che si basa più sulla spettacolarità dei suoi effetti speciali. Tuttavia, questi non bastano a rendere la pellicola degna di una seconda visione. A causa della prevedibilità della sua storia il film non riesce a suscitare abbastanza interesse nei suoi spettatori, un peccato soprattutto per l’occasione sprecata nello sviluppare meglio l’interessante tema dell’elaborazione del lutto: il conflitto interiore di Ben per il cercare in tutti i modi di rivedere la moglie avrebbe potuto dare infatti un’elaborazione più personale ed empatica alla narrazione, ma purtroppo è stata schiacciata dalla molteplicità di elementi portati dai numerosi personaggi in scena.
Mariapaola Della Chiara
Tag: 3 stelle, Avventura, Commedia, Disney, Fantastico