In un aeroporto dell’Idaho, Ben sta cercando una soluzione per raggiungere Denver nonostante il suo volo sia stato cancellato. È un neurochirurgo e ha in programma un’operazione la mattina successiva. Alex è una fotoreporter con lo stesso identico problema: ha fretta di arrivare a Denver perché in meno di 24ore dovrebbe presentarsi all’altare e sposare l’uomo che ama. I due, pur non conoscendosi, decidono di condividere un volo charter con un aereo privato per raggiungere la destinazione entro sera. Ma a causa di un improvviso malore del pilota precipitano sulla cima di una montagna. Sopravvissuti, Ben e Alex aspettano i soccorsi, cercando di proteggersi dalle temperature critiche e da altri pericoli. Quando i giorni passano e il cibo inizia a scarseggiare, dovranno scegliere se rimanere vicino ai resti dell’aereo rischiando di morire di stenti o tentare l’impervia discesa dalla montagna…
Tratto dal romanzo omonimo di Charles Martin, Il domani tra di noi si colloca senza grandi sorprese a metà tra il genere catastrofico e quello romantico. La storia si delinea intorno a una domanda, che viene esplicitata anche nel trailer: “E se la tua vita dipendesse da uno sconosciuto?”. Da qui si sviluppa l’intreccio di due personaggi che vengono costretti dalle circostanze non solo a passare molto tempo a stretto contatto, ma a dover far dipendere la propria sopravvivenza l’uno dall’altro.
La struttura del racconto è, dunque, estremamente lineare e ricalca dinamiche conosciute. Non ci si aspetta nulla di diverso da un film di genere, eppure manca un elemento imprescindibile: la tensione. Nonostante i due protagonisti siano costantemente in pericolo di vita, allo spettatore non è (quasi) mai data la possibilità di sperimentare, o almeno osservare, la paura di Alex e Ben. Quella che affrontano è un’odissea che dovrebbe metterli alla prova generando in loro disperazione, panico, ostinazione, preoccupazione ecc. Ma la sceneggiatura spreca le occasioni che la storia avrebbe da offrire non andando mai oltre una messa in scena dei sentimenti superficiale e fortemente stereotipata.
I due protagonisti rientrano in uno schema predefinito che rende abbastanza difficile guardare alla loro relazione con empatia: Alex è l’istinto, Ben è la ragione; Alex è il cuore, Ben è il cervello. Questa contrapposizione viene giocata in alcuni scambi di battute che, complice un doppiaggio decisamente enfatico, rischiano spesso l’effetto parodia.
Oltretutto, in un film in cui legittimamente ci si aspetterebbe una tensione costante – o perlomeno la presenza di alcuni picchi – il racconto è, invece, caratterizzato da un ritmo lento che trascina con grande fatica i protagonisti (e gli spettatori) al finale.
In sostanza, Il domani tra di noi è un film poco riuscito, dove a stento si salva la fotografia e le performance di due attori comunque di grande esperienza come Kate Winslet e Idris Elba.
Scegliere un film 2018
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