Garfield – Una missione gustosa

Garfield, pigro gattone buongustaio, viene rapito, insieme al cane Odie, dalle comodità della casa del padrone Jon, come esca per attirare in una trappola il padre che lo aveva abbandonato da cucciolo. Garfield si trova così costretto a uscire dalla sua comfort zone per aiutare il padre a portare a segno un colpo rischioso.

Un film riuscito

Il sesto adattamento cinematografico, quarto in versione animata, del gatto rosso nato dai fumetti di Jim Davis sta conquistando, al momento in cui scriviamo, ottimi risultati al botteghino: il passaparola lo sta mantenendo vivo nelle sale italiane al suo terzo weekend dall’uscita. Nulla è più forte di una famiglia che esce dal cinema soddisfatta e con la voglia di suggerire il film a amici e parenti, e Garfield – Una missione gustosa funziona proprio grazie a una storia che tocca corde emozionali diverse in poco più di un’ora e mezza.
Il merito va a sceneggiatori e regista che hanno raccolto l’eredità delle loro fatiche precedenti per raccontare una storia che è la giusta commistione di commozione, azione e comicità. David Reynolds, sceneggiatore, tra gli altri, dei disneyani Alla ricerca di Nemo e de Le follie dell’imperatore, riporta sullo schermo la storia di un padre e di un figlio: lo fa in una chiave totalmente diversa, ma che, ancora una volta, riesce a sorprendere il pubblico e a emozionare. Delle Follie dell’imperatore, con cui questo Garfield condivide anche il regista, c’è più di un prestito, prima tra tutti Jinx, gatta bianca con una collana che si illumina a seconda dei suoi cambiamenti di umore, che sembra essere la fedele copia di Izma (trasformata, alla fine del film Disney, proprio in una gatta dal pelo candido).

Garfield “adotta” il pubblico

Come ci hanno insegnato i social, i cuccioli funzionano sempre, per quella loro tenerezza nelle fattezze e, in particolare, negli occhioni, qui ancora più accentuata grazie all’animazione, a cui non si riesce a dire di no, proprio come succede a Jon che viene adottato da Garfield (e non viceversa) dopo che il padre Vic lo ha abbandonato in un vicolo.
I ricordi del piccolo gatto rosso sono un concentrato di emotività, ma la storia in medias res, benché a volte rallenti e sia un po’ appesantita dalle fin troppe citazioni a celebri heist movie, colonne sonore comprese, trova comunque momenti di comicità e originalità tutti suoi.
Garfield – Una missione gustosa racconta di quanto sia difficile uscire dalla propria comfort zone per abbracciare l’ignoto, una storia che è metafora della crescita, ma anche di tante scelte che devono essere prese nell’età adulta. Un film che merita il passaparola e di essere visto a tutte le età.

Chiara Comotti