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Finchè forse non vi separi

Finchè forse non vi separi


TITOLO ORIGINALE: Always be my maybe
REGISTA: Nahnatchka Khan
SCENEGGIATORE: Ali Wong, Randall Park e Michael Golamco
PAESE: Usa
ANNO: 2019
DURATA: 101'
ATTORI: Ali Wong, Randall Park e Keanu Reeves
SCENE SENSIBILI: diverse battute a sfondo sessuale.
1 vote, average: 4,00 out of 51 vote, average: 4,00 out of 51 vote, average: 4,00 out of 51 vote, average: 4,00 out of 51 vote, average: 4,00 out of 5

Sasha e Marcus sono vicini di casa e amici per la pelle. La famiglia di Marcus accoglie spesso la piccola Sasha, che viene frequentemente lasciata sola dai genitori, troppo impegnati nel lavoro. Proprio dalla madre di Marcus, Sasha impara le ricette migliori della tradizione coreana e si appassiona alla cucina. Durante l’adolescenza, però, l’amicizia tra i ragazzi s’incrina a causa di una serie di imprevisti… e i due si perdono di vista. Sedici anni dopo, Sasha è diventata una chef di fama mondiale, ha una relazione con il proprio manager e sta per tornare a San Francisco per aprire un nuovo ristorante. Quando la sua assistente personale, nonché ex compagna di liceo, fa in modo che rincontri il suo amico d’infanzia, i due non potrebbero essere più diversi: se Sasha è ormai una star del jet set, Marcus vive ancora nella casa dov’è cresciuto, lavora nella piccola ditta del padre e suona nella stessa band di quand’era ragazzo. Eppure ritrovarsi non li lascerà indifferenti…

L’esordio di Ali Wong sul grande schermo

Ali Wong è solo l’ultima delle star della stand-up comedy americana prestate al cinema. Per il suo debutto sul grande schermo, la comica di origine asiatica ha coinvolto nella scrittura della sceneggiatura l’attore e amico di lunga data Randall Park, suo coprotagonista nel film. Il primo elemento che salta all’occhio è che la Wong, famosa per le sue battute particolarmente spinte e prive di autocensura, nel confezionare (anche come produttrice) questa storia per Netflix si è tenuta un po’ a freno. Il risultato non è certo un film “per tutti”, ma sicuramente una commedia che può rivolgersi a un pubblico più ampio di quello composto dai suoi fan più accaniti.
Aver smorzato un po’ i toni non ha danneggiato affatto i momenti comici della storia, che sono efficaci e riservano anche delle sorprese: la partecipazione di Keanu Reeves nelle vesti di se stesso è una di queste. Ed è una delle trovate più riuscite (e divertenti) della sceneggiatura.

Una commedia romantica poco scontata

Tuttavia, in Finché forse non vi separi – titolo che purtroppo travisa il significato dell’originale –non si ride e basta. Si è fatto un buon lavoro anche sui protagonisti che vengono rappresentati con la semplicità tipica delle commedie, ma senza scadere nella superficialità. Il pubblico riesce a empatizzare con Marcus e Sasha perché è facile comprendere che i loro errori e le decisioni discutibili che prendono, di volta in volta, nascono da ragioni profonde. C’è una sincerità di fondo nel raccontare questi due adulti che – come tanti – non sono ancora del tutto guariti dalle ferite del passato che li rende vicini a ogni spettatore, e meno scontati di tanti altri protagonisti da commedia romantica.
Oltre al tema del rapporto con le proprie radici (culturali e famigliari), che attraversa il film in maniera organica, è interessante vedere anche come alcuni meccanismi classici delle storie romantiche siano invertiti, dando spazio al racconto di un’ambizione femminile che non comporta necessariamente la rinuncia agli affetti.
Nonostante qualche scivolata nel politically correct all’americana – come quella sull’uso ricreativo delle droghe leggere o sull’immancabile stereotipo dell’amica lesbica – Finché forse non ci separi è una commedia ben riuscita e spicca tra tanti titoli meno originali.

Scegliere un film 2020

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