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Cattivissimo me 4


TITOLO ORIGINALE: Despicable Me 4
REGISTA: Chris Renaud
SCENEGGIATORE: Mike White e Ken Daurio
PAESE: USA
ANNO: 2024
DURATA: 96'
ATTORI: con le voci in italiano di Max Giusti, Carolina Benvenga e Stefano Accorsi; in originale di Steve Carrell, Kristen Wiig e Will Ferrell
SCENE SENSIBILI: nessuna
1 vote, average: 4,00 out of 51 vote, average: 4,00 out of 51 vote, average: 4,00 out of 51 vote, average: 4,00 out of 51 vote, average: 4,00 out of 5

Un anno dopo gli eventi narrati nel terzo film, Gru continua la sua vita, dividendosi tra gli impegni famigliari (con la moglie Lucy, le tre figlie adottive Margot, Edith e Agnes e l’ultimo arrivato, un bebè di nome Gru Jr) e il lavoro come agente della AVL (Anti-Villain League). Ma un nuovo super cattivo è sulle sue tracce: questa volta si tratta di Maxime Le Mal, suo vecchio compagno di liceo, che non gli perdona di avergli rubato una canzone a un contest scolastico di tanti anni prima. Quando Maxime scappa di prigione, Gru e la sua famiglia vengono trasferiti in una casa sicura dell’AVL. Qui sono costretti ad assumere una falsa identità e a integrarsi il più possibile con il nuovo contesto borghese, tra finti lavori, partite di tennis e vicini snob. Ma la loro copertura rischia ben presto di saltare…

Un mix riuscito di famiglia, azione e divertimento

Quarto film del franchise prodotto da Illumination (al quale si aggiungono i due spin-off dedicati ai Minions, i piccoli aiutanti pasticcioni di Gru), in Cattivissimo me 4 ritroviamo tutti gli elementi che ne hanno decretato il successo: un cattivo che riemerge dal passato, tenere scenette famigliari (in questo caso dedicate soprattutto al complicato rapporto tra Gru e l’unico figlio maschio) e i siparietti comici dei Minions. Nulla di particolarmente innovativo insomma (anzi, nel caso specifico – e rispetto, soprattutto, ai primi due film – gli elementi action e comici tendono a sovrastare l’esplorazione delle dinamiche famigliari), ma la formula continua a funzionare, offrendo un’ora e mezza di risate e spensieratezza a grandi e piccini.

Intrattenimento puro, senza grandi affondi tematici

Mentre il film ha registrato e continua a registrare un buon successo di pubblico (in Italia si è confermato il maggior incasso al botteghino per quattro weekend di fila), la critica ne ha sottolineato i limiti, evidenziando una stanchezza complessiva del franchise, che ha ormai abdicato quasi completamente a un’esplorazione valoriale e tematica in favore di un intrattenimento leggero, fondato su un susseguirsi quasi schizofrenico di gag e battute, poche delle quali davvero incisive. La verità è che, specie se paragonato a molti prodotti coevi targati Disney o Pixar, Cattivissimo me rinuncia consapevolmente a fare discorsi sui massimi sistemi, rimanendo fedele alla sua vocazione primaria: intrattenere. E in un’epoca in cui l’ideologia woke sembra dover essere elemento imprescindibile di ogni prodotto mediale, indipendentemente dal target e dalla sua effettiva funzione all’interno della storia, godere di un paio d’ore spensierate non risulta poi così male.

Cassandra Albani

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