Jackson Maine, star della musica rock con un passato turbolento, conosce in un night club Ally, una ragazza acqua e sapone che canta in modo meraviglioso. Affascinato dalla sua voce e dalla profondità dei testi che scrive, Jackson aiuta Ally a diventare una star. I due si innamorano e si sposano, ma, man mano che crescono la popolarità e il successo di Ally, aumentano anche i problemi derivanti dalla dipendenza dall’alcol di Jackson.
A Star is Born è il remake di una storia portata già tre volte sul grande schermo: la prima risale addirittura al 1937, mentre l’ultima è del 1976, con Barbra Streisand nel ruolo della protagonista femminile. La genesi del progetto è stata particolarmente complessa: avviata nel 2011 con Clint Eastwood alla regia e Beyoncé nei panni di Ally, ha poi attraversato un lunghissimo periodo di gestazione, prima di arrivare, nel 2015, nelle mani di Bradley Cooper. A lui va il merito di aver coinvolto Lady Gaga, affidandole il ruolo di protagonista e garantendo, in questo modo, gran parte del successo del film. Lady Gaga, infatti, si rivela una straordinaria interprete, capace di bucare lo schermo non soltanto durante le parti cantate (che sono numerose, connotando a tutti gli effetti il film come un musical), ma anche e soprattutto quando si cala nei panni di una ragazza apparentemente fragile, ma dotata di straordinaria grinta e forza.
Se la storia non brilla certo per originalità (non soltanto per il fatto di essere un remake, ma anche perché richiama tristemente alle drammatiche storie di dipendenze e di depressione di molte star del mondo musicale – da Whitney Houston a Dolores O’Riordan, da Chris Cornell a Chester Bennington – i cui tristi epiloghi sembrano aver subito un forte incremento negli ultimi anni), il film trova il suo punto di forza nell’alchimia e nella complementarietà tra i due protagonisti. Tanto, infatti, Ally è solare, sorridente e bellissima nella sua dolcezza e ingenuità, tanto Jackson è cupo, triste e tormentato dai suoi demoni interiori.
Il tema dominante è, ovviamente, quello del successo e della difficoltà di gestirlo, specie in un’epoca come la nostra, in cui i social network e YouTube amplificano le reazioni del pubblico trasformandole in veri e propri tsunami. In A Star is Born l’aspetto più interessante è che le conseguenze della fama non affliggono tanto Ally – che, nonostante il cambio di look, i chili di trucco e i balletti provocanti, cavalca l’onda del successo mantenendo pressoché intatta la sua purezza – quanto Jackson, incapace di ritagliarsi un posto al suo fianco nel momento in cui la stella nascente della ragazza finisce per offuscare la sua.
Altro tema fondamentale è quello dell’incomunicabilità, sottolineata in vari modi, narrativi e visivi. Jackson soffre sin da quando era bambino di acufene, un disturbo dell’udito che si manifesta con un fischio costante, ma fatica anche a trovare un equilibrio tra il rumore della folla in delirio durante i suoi concerti e il silenzio che lo avvolge quando rimane solo e che finisce per rivelarsi ancora più assordante (emblematica, in questo senso, è una delle scene iniziali, in cui Jackson chiude il finestrino dell’auto, lasciando fuori tutto il rumore e sottolineando drammaticamente la sua solitudine).
Apparentemente, A Star is Born è una grande storia d’amore, destinata a chiudersi in modo tragico. L’amore, in questo caso, non salva, perché non basta a cancellare i fantasmi del passato e del presente del protagonista. Sarebbe però stato più interessante – e probabilmente più vero – se il film fosse riuscito a mettere in scena almeno un momento in cui questo amore riesce ad essere vera linfa vitale. Invece, il personaggio di Jackson è talmente schiacciato dalla sua malinconia e dal suo dolore da sembrare incapace di vivere anche solo un istante di vera felicità. Neppure durante la scena del matrimonio, quando Jackson spalma in faccia ad Ally la torta, cosa che non risulta un gesto giocoso, ma assomiglia di più al tentativo di spegnere la luce che potrebbe scaldarlo e che lui invece respinge come un sole accecante. Nonostante il tratto di vita percorso insieme, le avventure on the road e il matrimonio, Ally e Jackson sono così destinati a non incontrarsi mai davvero, forse perché lei può conoscere solo l’immagine incompleta e sbiadita dell’uomo che lui è stato un tempo.
Una menzione speciale merita la colonna sonora, a cui Bradley Cooper e Lady Gaga hanno lavorato insieme, realiz- zando gioielli come Shallow.
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Tag: 2018, 3 stelle, Drammatico