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P.S Ti amo ancora

P.S Ti amo ancora


TITOLO ORIGINALE: P.S I still love you
REGISTA: Michael Fimognari
SCENEGGIATORE: Sofia Alvarez e J. Mills Goodloe
PAESE: Usa
ANNO: 2020
DURATA: 101'
ATTORI: Lana Condor, Noah Centineo, Jordan Fisher, Anna Cathcart;
SCENE SENSIBILI: nessuna
1 vote, average: 3,00 out of 51 vote, average: 3,00 out of 51 vote, average: 3,00 out of 51 vote, average: 3,00 out of 51 vote, average: 3,00 out of 5

Lara Jean e Peter ora sono una coppia, anche se devono affrontare numerose difficoltà, dovute soprattutto al fatto che Lara Jean non riesce a fidarsi completamente di Peter, dato il suo passato di ragazzo di successo e un po’ superficiale. Come se non bastasse, ecco tornare in scena John Ambrose, l’ultimo ragazzo a cui Lara Jean aveva scritto una lettera e a cui non aveva mai ricevuto risposta. John Ambrose è carino, gentile e lavora nella stessa casa di riposo in cui fa volontariato Lara Jean. Questo metterà in crisi i sentimenti della ragazza…

Il sequel della commedia romantica di successo Tutte le volte che ho scritto ti amo

Sequel della fortunata teen comedy Tutte le volte che ho scritto ti amo, P.S. Ti amo ancora prosegue nel raccontare la storia d’amore tra Lara Jean e Peter, che affrontano varie “prime volte” nella loro relazione: il primo appuntamento, le prime litigate, la prima cena del “Finto Ringraziamento” in famiglia (ma, in un’interessante controtendenza rispetto ad altri film dello stesso genere e indirizzati allo stesso target, non la loro “prima volta” in senso stretto…). Anche questo film, insomma, prosegue il solco tracciato dal primo, andando a inserirsi a pieno titolo nel catalogo delle commedie romantiche di successo targate Netflix, che mescolano buoni sentimenti, ambienti a tinte pastello e rimandi al passato (in modo particolare agli anni Ottanta, evidenti soprattutto nella scelta della colonna sonora).

Le difficoltà di una prima storia d’amore

Rispetto al primo film, però, P.S. Ti amo ancora risulta decisamente più debole. Se la chimica tra i due attori protagonisti è evidente e continua a costituire l’ossatura su cui si regge il tutto, la sceneggiatura appare più un susseguirsi di sottotrame slegate e un po’ episodiche piuttosto che una storia organica che vada in una direzione precisa. Si avverte, in particolare, la mancanza di alcuni step narrativi fondamentali, come un incidente scatenante forte (che, nel primo film, era rappresentato dall’invio misterioso delle lettere d’amore scritte da Lara Jean) e un crescendo drammatico. Il film si avvale di alcuni elementi tipici del genere ma sicuramente efficaci, come l’arrivo del terzo incomodo, la presenza dell’anziana saggia o il ballo sotto la neve. Il tutto, però, risulta un po’ troppo prevedibile, con alcune story-line non sufficientemente sviluppate (come, ad esempio, la nuova storia d’amore tra il padre di Lara Jean e la vicina di casa o il rapporto di amore/odio tra la protagonista e la sua ex migliore amica, nonché ex ragazza di Peter).
L’elemento sicuramente più interessante del film risiede nella volontà di esplorare, con un linguaggio semplice e accattivante, le difficoltà di una prima storia d’amore: cosa significa, ad esempio, essere la fidanzata o il fidanzato di qualcuno, come ci si deve comportare per dimostrare all’altro il proprio affetto e se sia effettivamente possibile rimanere fedeli alla promessa di non spezzare il cuore al proprio partner. Si tratta di tematiche magari non particolarmente innovative, ma sicuramente interessanti per un pubblico che sta sperimentando le ansie e i conflitti interiori tipici dell’adolescenza.

Un film un po’ troppo semplicistico per i teenager di oggi

Tallone d’Achille del film rimane invece un eccessivo politically correct e una certa mancanza di coraggio nell’affrontare tematiche un po’ più spinose ma egualmente comuni al target di riferimento. Se, nel primo film, questa leggerezza poteva apparire come una novità piacevole all’interno di un prodotto di puro intrattenimento, con l’allungarsi della stessa trama (priva, però, di particolari novità a sostenerla), essa risulta inevitabilmente un difetto, che finisce per abbassare il target di riferimento del film, rendendolo più adatto ai preadolescenti che ai teenager veri e propri, che ormai scalpitano sempre di più per entrare nell’età adulta.

Scegliere un film 2020

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