La giovane Ashleigh che si occupa del giornale dell’università ha un’occasione unica, intervistare un’importante regista a New York. Il ragazzo di lei, Gatsby, che proprio da New York viene, coglie la palla al balzo per tornare nella città che ama e organizzare per la fidanzata un fine settimana pieno di musei, ristoranti, pianobar. È un programma che non si attuerà mai. Ashleigh si perderà dietro le varie personalità che incontra. Lui farà un viaggio a ritroso nel passato fino forse a ritrovare sé stesso. A unirli alla fine solo New York e la pioggia, che lei legge come triste e lui invece come poetica.
Un giorno di pioggia a New York è il quarantanovesimo lungometraggio di Woody Allen e il suo marchio di fabbrica è evidente in tanti aspetti.
Il primo è il tema: il destino. Come sempre il regista e sceneggiatore newyorkese mette il fato al centro delle sue opere che siano commedie o drammi. In questo caso è il destino di una giovane e apparentemente felice coppia quella formata da Gatsby Welles, improbabile nome che omaggia due capisaldi della letteratura e del cinema americano, e Ashleigh Enright, ragazza che viene dall’Arizona. Lui è una versione ringiovanita dello stesso Woody, pieno di cultura, elitario, vezzoso, fuma con il bocchino, amante del jazz e dello standard pop degli anni Quaranta. Lei entusiasta, attratta dal cinema, dalle star, dalla New York contemporanea. Dovrebbero passare un weekend insieme a scoprire le perle nascoste della Grande Mela e invece vivono due percorsi paralleli. Lei di progressive tentazioni: spirituale, facendosi coinvolgere dalla crisi identitaria di un regista in cerca di sé; emotiva, avvicinandosi a uno sceneggiatore che scopre la compagna a letto con il migliore amico; fisica, nell’attrazione per un aitante attore di cappa e spada con cui rischia di tradire il fidanzato, tradimento che però non avverrà. È lui infatti a trovare un nuovo amore, ma per farlo deve prima vivere una sorta di viaggio dentro di sé: prima incontrando il fratello che lo aiuterà a ragionare su cosa sia davvero l’amore, poi ritrovando la sorella di una vecchia fidanzata sul set di un film e baciandola per esigenze di set, e infine affrontando finalmente la madre verso cui aveva sempre nutrito un profondo pregiudizio per scoprire una verità sorprendente.
Queste due esperienze porteranno alla dissoluzione della coppia, ma nonostante la pioggia, non è un finale cinico, c’è una speranza. Entrambi infatti sembrano aprirsi a un futuro più consapevole e forse anche a un nuovo amore.
Altri marchi di fabbrica sono ovviamente i dialoghi, prolissi, ma densi di riferimenti, battute, spunti filosofici, carica ironica e dissacrante.
E ovviamente New York, la città dove tutto è possibile anche innamorarsi in un giorno di pioggia.
Scegliere un film 2020
Tag: 3 stelle, Commedia, Sentimentale, Woody Allen