Jack Ryan – L’iniziazione

Jack Ryan è solo uno studente americano alla London School of Economics, quando i due aerei statunitensi si abbattono sulle Torri Gemelle l’11 Settembre del 2001. Da quel momento la sua vita non è più la stessa. Diventato marine, viene ferito in Afghanistan e costretto ad un lungo periodo di riabilitazione in patria, dove viene arruolato dalla CIA (nella persona di Kevin Costner) come analista. Dieci anni dopo, quando tutto sembra volgere per il meglio e Jack è felicemente fidanzato con la dottoressa Cathy Muller (Knightley) e svolge un lavoro di copertura a Wall Street, la sua vita cambia nuovamente. Scoperte delle transazioni finanziarie irregolari, Jack vola in Russia, dove è raggiunto a sorpresa da Cathy. I due si trovano invischiati in un complotto terroristico che rischia di costare loro la vita.

Un’avventura sicura ma non indimenticabile   

Paramount Pictures porta sullo schermo l’amato personaggio dei romanzi del popolare Tom Clancy (autore di Caccia a ottobre Rosso, Rainbow Six e molti altri thriller politici di grande successo mondiale), attraverso una storia originale, che si distacca dunque dalla saga dell’autore.  Successo o fallimento?
Jack Ryan è un film che né commette alcuno sbaglio imperdonabile né ha il coraggio di osare. Il risultato è una pellicola che offre uno spettacolo godibile ma dimenticabile. La trama sembra essere uscita da un libro di sceneggiatura. Segue fedelmente ogni regola, anche se è a tratti un po’ troppo lenta e facilmente prevedibile. Il paradosso invece è la pesante accelerazione narrativa sul finale, che impedisce la creazione di un vero e proprio climax conclusivo. Da un punto di vista tematico, regista e sceneggiatori sembrano quasi spaventati di esaminare i personaggi più a fondo e/o di porli in un pericolo reale e stringente.

Semplice, elegante e leggero

Gradevoli rimangono i rapporti tra i protagonisti, supportati da buone performance, anche se non brillanti. Il rapporto sentimentale tra Chris Pine e Keira Knightley è credibile e piacevole; da apprezzare è il tono delicato con cui il loro rapporto è descritto. Troppo spesso nei film si eccede nel dramma irrispettoso e diseducativo, raccontando il peggio del rapporto a due. In questo caso, la loro è una relazione normale (nel senso migliore del termine) tra persone che si vogliono bene e hanno stima reciproca.
Jack Ryan sarebbe un semplice “B-movie”, senza la presenza di Kenneth Branagh e Kevin Costner che alzano il livello artistico dell’opera.
Successo o fallimento, quindi? Nessuno dei due. E’ un film piacevole per adolescenti e passabile per un pubblico adulto.

Scegliere un film 2014