Amedeo, rimasto orfano da poco, e Pio, ragazzo più timido e composto, sono amici da una vita. Tanto da aver avviato una società comune, l’agenzia di pompe funebri “Hai l’under”, involontaria traduzione foggiana di Highlander. Tutto però sta per cambiare. Pio infatti è in procinto di sposarsi con Rosa, posata maestra elementare, e trasferirsi a Belluno. Durante l’addio al celibato però scopre sul web un video piccante della futura sposa. Disperato, fa saltare le nozze e inizia un improbabile viaggio con l’amico di sempre sulla Rolls Royce prenotata per il grande giorno.
Pietro Valsecchi, astuto e capace produttore, ritenta l’operazione Zalone e Soliti idioti lanciando al cinema il duo comico Pio e Amedeo e affidando la regia a Enrico Lando, lo stesso dei film con Biggio e Mandelli. Il problema è che Pio e Amedeo non hanno la caratura e nemmeno il repertorio di Luca Medici, in arte Checco Zalone, e nemmeno la sfrontatezza dei Soliti Idioti. I due sono diventati famosi come inviati della trasmissione televisiva Le Iene in particolare per i corrosivi cori ultrà con cui denigrano i personaggi del sottobosco televisivo. Un modello efficace, ma difficilmente trasferibile al cinema. Altro loro punto di forza è l’intervista a spese dell’intervistato, in cui, con la scusa di un omaggio, i due si fanno offrire grandi mangiate e notti in lussuose location. Anche questo modello però non è immediatamente traducibile in un racconto.
Ne nasce così un film poco coeso, spezzato in due. Da una parte la storia di Amedeo, personaggio ruspante, sanguigno, irriverente che da sempre sogna di sfondare nel mondo del pallone. Questo porta i due a Milano, a pranzare da Giannino, storico locale in cui si muove l’amministratore delegato del Milan. È una delle parti più riuscite del film in cui si denigrano i calciatori e i loro status: le lunghe sedute dal parrucchiere, le belle donne – pagate –, lo shopping sfrenato in via Montenapoleone (in cui i due si accontentano di prendere due buste vuote perché fa comunque scena!). Dall’altra la vicenda di Pio, pseudo romantica, che scopre che il tradimento è finto e che a organizzare la trappola è stato proprio l’amico per paura di perderlo per sempre.
Due storie che faticano a stare insieme e che creano una discrasia di tono. Da un lato una tendenza ad andare sopra le righe con scene improbabili come il funerale/discoteca, lo zio ricco e il suo amato pappagallo, la gag in cui ad Amsterdam i due si fanno inconsapevolmente condire la pizza con funghi allucinogeni. Dall’altro il tentativo di creare una commedia romantica con toni pastello. Il risultato non convince appieno come dimostra anche la tiepida risposta del pubblico.
Scegliere un film 2014
Tag: 2 Stelle, Commedia