La studentessa delle medie Kokoro, dopo essere stata emarginata e bullizzata dalle sue compagne, smette di andare a scuola passando le giornate nella solitudine della sua casa. Tuttavia un giorno, come per magia, lo specchio della sua camera si trasforma in un portale, conducendo la ragazza ad un castello che sembra uscito da una favola. Lì Kokoro e altri sei ragazzini suoi coetanei vengono accolti da una bambina con il volto nascosto da una maschera di lupo. Quest’ultima propone loro una sfida: trovare una chiave misteriosa entro nove mesi per vedere esaudito un qualsiasi loro desiderio… a patto di non infrangere le regole, col rischio di essere divorati da un feroce lupo.
Il castello invisibile di Keiichi Hara – autore di Colorful e Miss Hokusai, celebrati dalla critica ma ignorati nei cinema europei – è una tenera trasposizione fiabesca di una tematica delicata e pregnante per i genitori di oggi: la fragilità psicologica ed emotiva dei ragazzi, in ambito scolastico e familiare.
Grazie alla spiccata sensibilità emotiva già dimostrata nelle sue precedenti pellicole, Hara impronta la sua nuova opera alla difficoltà con cui i bambini e ragazzi non solo hanno difficoltà a comunicare, ma rischiano di diventare hikikomori: persone che si rinchiudono in casa a causa del proprio senso di fallimento nella vita e del timore del giudizio degli altri.
Tramite i frequenti rimandi ai classici di fiabe europei – Cappuccetto rosso, I sette capretti, Alice attraverso lo specchio – i sette ragazzi ospiti del castello vengono tutti ritratti come bambini “persi” nelle storie delle loro vite: chi ha lasciato la scuola per timore dei bulli, chi ha paura di tornare a casa per un genitore violento o chi viene schiacciato dall’alta pretesa sui suoi talenti.
Tuttavia la dimensione del castello fatato, invece di fungere da via di fuga per i ragazzi, dona loro uno spazio sicuro dove ritrovarsi e maturare in un ambiente di rispetto e amicizia, considerando questa più preziosa di qualsiasi desiderio che la chiave possa loro concedere.
Il castello invisibile è sicuramente un’animazione coraggiosa che affronta in maniera sincera ma diretta il dramma giovanile del nostro tempo. Senza abbellimenti o morali posticce alla sua storia, questo film riesce ad infondere un messaggio di speranza circa il superamento di queste difficoltà. Il potere di un contatto umano concreto e di un’amicizia sincera – tematiche riscoperte nell’animazione giapponese contemporanea – sono il cuore di questa fiaba con un fondo assai reale. Contenuti tanto semplici quanto drammaticamente essenziali per la vita di grandi e piccini.
Mariapaola Della Chiara
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