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L’estate più calda


TITOLO ORIGINALE: L'estate più calda
REGISTA: Matteo Pilati
SCENEGGIATORE: Giuseppe Paternò Raddusa, Matteo Pilati e Tommaso Triolo
PAESE: Italia
ANNO: 2023
DURATA: 96'
ATTORI: Gianmarco Saurino, Nicole Damiani, Michela Giraud, Nino Frassica e Stefania Sandrelli
SCENE SENSIBILI: alcune scene di sesso
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In una calda estate italiana, la quiete di un piccolo paese della Sicilia è turbata dall’arrivo di don Nicola, giovane diacono che dopo l’estate sarà ordinato sacerdote. Tra i ragazzi che frequentano il centro estivo della parrocchia ci sono anche Valentina e Lucia, amiche inseparabili. Una prima, l’altra dopo, entrambe subiranno il fascino di don Nicola e questo comporterà non poco scompiglio nelle vite di tutti loro.

Un film leggero, fin troppo

Il nuovo film di Matteo Pilati racconta la storia di un amore “proibito”, quello tra Lucia, diciottenne in procinto di trasferirsi a Roma per iniziare l’università, e Nicola, il diacono appena arrivato in paese per coadiuvare il parroco, don Carlo (interpretato da Nino Frassica), prima di essere ordinato sacerdote. Inizialmente è Valentina, l’amica di Lucia, a infatuarsi di Nicola e per questo fa di tutto per sedurlo. Lucia, al contrario, cerca di dissuaderla, convinta del fatto che non sia giusto mettere in difficoltà Nicola. Le cose cambiano quando, lavorando fianco a fianco nel centro estivo della parrocchia, tra il bel diacono e Lucia scatta un feeling speciale e dopo un brevissimo tentennamento iniziale, entrambi cedono alla passione che li travolge.
L’estate più calda è un film leggero (come la stagione che, non a caso, fa da sfondo alla storia), ma al punto tale da far risultare tutto banalizzato. Si vorrebbe parlare di amore, di amicizia, di scelte di vita importanti, ma nessuno di questi obiettivi è centrato, poiché tutto è affrontato in modo molto superficiale sia dal punto di vista degli snodi tematici (troppo repentini e, per questo, poco credibili) che della sceneggiatura. I personaggi sono stereotipati, alcuni (per esempio, il parroco don Carlo e la sua perpetua, Carmen, interpretata da Stefania Sandrelli) sono costruiti come delle vere e proprie macchiette, ma hanno poca forza e più che simpatia e ilarità, suscitano tristezza. Anche della realtà parrocchiale viene offerta una visione forzata e certamente non positiva, con tutto quello che accade durante il centro estivo tra i volontari che frequentano l’oratorio.
Probabilmente l’intento era di realizzare un tipico film estivo, dal tono scanzonato, che parlasse di “amore”, fosse interpretato da attori belli e si svolgesse in un bel posto di mare. Gli ingredienti c’erano anche, ma certamente si poteva fare di meglio e il risultato è un film che si può anche fare a meno di guardare.

Francesca Di Maio

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