Gabriele, padre divorziato, è concentrato sulla crescita della piccola Sofia, tanto da non riuscire a iniziare una nuova relazione. Quando però incontra Mara, vecchia amica ed ex fiamma, sente che è arrivato il momento di rimettersi in gioco. Peccato che l’affascinante fotografa abbia un solo imperativo: niente bambini…
Si potrebbe pensare che la nuova fase artistica di Guido Chiesa (il regista de Il partigiano Johnny, Alice è in paradiso) si stia legando sempre di più a storie popolari e a temi e personaggi contemporanei. Se in Classe Z i protagonisti erano ragazzi con poca voglia di studiare, selezionati e chiusi in una nuova sezione ad hoc, e se con Belli di papà si puntava dritto ai bamboccioni che amano il benessere e i soldi (guadagnati dai genitori però), ora con Ti presento Sofia si passa alle dinamiche relazionali familiari e al dono (e peso per alcuni) che sono i figli non ancora adolescenti per i genitori separati.
Come il precedente Belli di papà, Ti presento Sofia è il remake di Se permetti non parliamo di bambini!, la commedia argentina di Ariel Winograd distribuita in Italia nel 2015.
La Sofia del titolo è una ragazzina che ha solo 10 anni, ma parla e agisce da adulta, ama il rock e va ai concerti degli Afterhours, insieme al padre Gabriele (Fabio De Luigi). La sua è una famiglia allargata: la madre sta per partorire un fratellastro, mentre suo padre, ex rocker, non ha intenzione di condividere la propria vita con un’altra donna. Ama sua figlia, il suo mondo e la gestione, con suo fratello Chicco (Andrea Pisani), di un negozio di strumenti musicali. L’unico nonno che si vede nel film è Oscar (Shel Shapiro), ex figlio dei fiori con un passato irrequieto (donne e figli sparsi per il mondo) e un presente pieno di rimorsi. Oscar, infatti, non è mai diventato il punto di riferimento di Gabriele. Anzi. Gabriele non lo hai stimato né perdonato. Lui, invece, è un padre presente e tenero, non ama uscire con le donne che gli presentano gli amici, non ha altra intenzione che quella di trascorrere il suo tempo con Sofia. Ma un giorno tutto cambia. Ritorna nella vita di Gabriele una ex fidanzata, Mara (Micaela Ramazzotti), e all’improvviso l’amore sembra poter avere un’altra chance nella sua quotidianità. Mara è una famosa fotografa, sempre in viaggio, e con Gabriele, invece, vorrebbe cercare una stabilità. Sembrerebbe la donna perfetta per lui, ma, purtroppo, non è la madre perfetta. Anzi per lei i bambini sono insopportabili e di figli non ne vuole sentire parlare. A Gabriele, diviso tra Mara e Sofia, non rimane altro che mettere in piedi una grande messa in scena.
La regia di Guido Chiesa, che è uno dei nostri autori impeccabili dal punto di vista della forma, si muove sicura nel presentare i suoi personaggi. Quello che invece desta stupore e perplessità è il lavoro affrettato e superficiale sulla sceneggiatura. Battute, personaggi, situazioni ambigue richiamano, anche nei dialoghi, l’originale film argentino e si finisce per pensare che Ti presento Sofia sia solo un remake copia e incolla.
Per chi non ha visto però il film argentino, Ti presento Sofia è una commedia godibile, simpatica, adatta per le domeniche pomeriggio. Regala sorrisi, presenta situazioni ambigue che creano quella giusta e limitata tensione, e il cast è perfetto: si ride con Andrea Pisani (lo youtuber che interpreta il fratello immaturo, anche nei sentimenti) e Fabio De Luigi, e si fa il tifo per la piccola Sofia (Caterina Sbaraglia, per la prima volta sul grande schermo) che sa ben calibrare la sua età con la maturità di figlia di genitori separati.
Scegliere un film 2019
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